Iran: l’Italia è manovrata da altri Paesi.

L’Italia mostra di essere “sotto l’influenza della propaganda di altri Paesi” quando insiste perché vengano adottate sanzioni contro l’Iran per il suo programma nucleare.
Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Ramin Mehman-Parast, riferendosi evidentemente all’influenza degli Usa.
Mehman-Parast, che parlava nella sua conferenza stampa settimanale, ha infatti risposto così a una domanda a proposito delle dichiarazioni del ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, che in diverse occasioni nelle ultime settimane ha insistito sulla necessità di adottare sanzioni più dure nei confronti di Teheran. In particolare, proprio lunedì, parlando da Bruxelles in occasione di una riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione europea, il capo della Farnesina ha dichiarato che “non si può accettare che l’Iran continui a prendere tempo”.
“I Paesi dell’Unione europea, come l’Italia o la Francia – ha detto il portavoce iraniano – non hanno motivo di essere preoccupati. Le nostre attività nucleari si svolgono sotto la sorveglianza degli ispettori internazionali e servono solo a rispondere ai nostri bisogni interni (di combustibile, ndr)”.
“Ma sembra – ha aggiunto Mehman-Parast – che la propaganda di alcuni Paesi abbia il suo effetto su certi Paesi dell’Unione europea”.
Intanto Pechino ha ribadito il suo invito “a tutte le parti in causa” perché intensifichino i loro sforzi per trovare una soluzione negoziata al problema del programma nucleare dell’Iran. Lo ha detto in una conferenza stampa a Pechino il portavoce del ministero degli esteri Qin Gang.
La scorsa settimana, gli esperti dell’Onu avevano espresso il timore che Teheran stia lavorando allo sviluppo di un missile a testata nucleare. Il governo iraniano ha affermato di essere in grado di produrre uranio parzialmente arricchito, che potrebbe essere usato per costruire bombe atomiche, e di essere pronto a iniziare la costruzione di dieci nuovi impianti per l’arricchimento dell’uranio. A Pechino, il portavoce del ministero degli Esteri Qin Gang ha affermato che la Cina “ha preso atto” delle preoccupazioni degli ispettori dell’Onu.

Fonte: TGCom.

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